Vuoi utilizzare un immobile ereditato come fonte di reddito? Leggi l’articolo e scopri i modi per far fruttare al meglio questa opportunità.
Quando si eredita un immobile la prima cosa da fare è presentare la dichiarazione di successione, documento che notifica il trasferimento del bene agli eredi a fini fiscali.
La dichiarazione di successione è un elenco di tutti i beni appartenuti al defunto che vengono trasferiti all’erede e serve a determinare l’ammontare delle tasse sull’eredità. Ricorda che nessun bene ricevuto in eredità può essere venduto se non sono state pagate le imposte relative, per questo motivo la dichiarazione di successione sarà il documento più importante che incontrerai in questo percorso.
Per la successione dei beni immobili sono dovute le seguenti imposte:
- Imposta di registro o imposta di successione;
- Imposte ipotecaria;
- Imposta catastale
Valutazione iniziale
Ci sono alcuni fattori molto importanti da tenere a mente quando si vuole mettere a reddito un immobile, ed è necessario che sia valutati preventivamente per fare in seguito una stima del guadagno futuro:
- gli estremi del futuro contratto di locazione;
- la durata del contratto;
- il canone mensile stipulato;
- la tipologia dell’immobile in questione (una casa al mare e una casa per studenti producono due redditi differenti)
- la grandezza dell’immobile, la zona in cui è ubicato e come si presenta (più vantaggiosi saranno questi fattori e più alto sarà il reddito prodotto).
Le metrature più piccole hanno più margine di mercato
Gli immobili di dimensioni ridotte (ma comunque a misura d’uomo) sono più semplici da piazzare sul mercato, è un dato di fatto. Ad oggi sempre più single, studenti o coppie conviventi cercano case in affitto per periodi più o meno lunghi e la loro scelta ricade sempre su immobili di piccola metratura, come bilocali e trilocali.
Dunque cosa fare se l’immobile che vuoi mettere a reddito è di dimensioni notevoli? Ove possibile, si prende in considerazione l’idea del frazionamento dell’immobile in più appartamenti.
Dividere in due un appartamento per agevolarne l’affitto è molto semplice. Dal 2014 è possibile comunicare al comune il frazionamento con una semplice CILA. Alla fine dei lavori sarà necessario richiedere la variazione catastale.
Ecco le caratteristiche principali che un immobile deve avere per essere frazionato:
- Superficie minima dell’unità frazionata di 28 mq;
- Posizione comoda degli scarichi per la realizzazione di nuovi bagni e cucine;
- Assenza di divieto al frazionamento nel regolamento di condominio;
Affitti brevi e grandi città
Gli affitti brevi costituiscono una soluzione vantaggiosa se vuoi far fruttare un immobile, a patto che, tale immobile si trovi in luoghi di interesse quali grandi città, località turistiche o comunque dove la richiesta è alta. Tra le città più interessanti per le locazioni turistiche troviamo: Milano, Torino, Napoli, Bologna, Verona e Firenze.
Come hai visto gli immobili ereditati possono diventare una generosa fonte di reddito se gestiti bene.
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